◆ Nel Regno Unito sono stati annunciati investimenti per creare migliaia di chilometri di piste ciclabili e percorsi pedonali, scrive David Metz, dell’University college di Londra. La pandemia ha costretto le autorità ad aumentare la distanza interpersonale sui mezzi pubblici. Di conseguenza, gli autobus e i treni possono trasportare meno passeggeri. Un’alternativa è andare in bici o a piedi, due modi di spostarsi che contribuiscono anche a ridurre le emissioni di anidride carbonica.
Tuttavia, gli spostamenti a piedi o in bici non riducono più di tanto l’uso dell’automobile. Lo dimostra un confronto tra Londra e Copenaghen. Nella città inglese solo il 2,5 per cento degli spostamenti avviene in bici, mentre nella città danese si arriva al 28 per cento. Ma per gli spostamenti in auto la differenza è minima (il 35 per cento a Londra e il 32 per cento a Copenaghen). La vera differenza è negli spostamenti con i mezzi pubblici, che a Londra sono il 36 per cento e a Copenaghen il 19 per cento. Secondo The Conversation, gli incentivi a spostarsi in bici o a piedi ridurranno l’uso dei mezzi pubblici, ma non dell’auto. Questa rimane utile per trasportare bagagli, percorrere tragitti relativamente lunghi e arrivare a destinazione con un buon aspetto, soprattutto per chi vive in un piccolo centro, servito male dal trasporto pubblico. Per ridurre le emissioni di anidride carbonica bisogna invece accelerare il passaggio dai motori tradizionali a quelli elettrici.
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Questo articolo è uscito sul numero 1374 di Internazionale, a pagina 94. Compra questo numero | Abbonati