Il 27 novembre il presidente francese Emmanuel Macron ha annunciato l’introduzione di un “servizio nazionale” di dieci mesi per i giovani maggiorenni, che sarà “strettamente militare e su base volontaria”, allo scopo di “rispondere alle esigenze delle forze armate” di fronte alle minacce russe e ai crescenti rischi di un conflitto.
“La paura non serve a evitare il pericolo. L’unico modo per evitarlo è prepararsi”, ha dichiarato Macron in un discorso davanti alla ventisettesima brigata di fanteria di montagna a Varces, nel dipartimento sudorientale dell’Isère.
Il presidente ha precisato che i volontari presteranno servizio “esclusivamente sul territorio nazionale”, dopo che già il giorno prima aveva assicurato che “nessuno vuole mandare i nostri ragazzi in Ucraina”.
La settimana scorsa il capo di stato maggiore delle forze armate francesi, il generale Fabien Mandon, aveva affermato, parlando della minaccia russa, che “il paese dovrebbe prepararsi all’idea di poter perdere i propri figli”. Le sue parole avevano suscitato forti polemiche.
“Sete d’impegno”
Circondato da ragazzi e da militari, Macron ha dichiarato che “i nostri giovani hanno sete d’impegno” e che “c’è una generazione pronta a battersi per la patria”.
Il presidente ha spiegato che il nuovo “servizio nazionale” sarà “lanciato progressivamente a partire dalla prossima estate”, mentre la selezione dei candidati comincerà già a gennaio. Il servizio durerà dieci mesi (il primo sarà di formazione).
Il primo anno il progetto riguarderà tremila giovani, ma l’obiettivo è arrivare a diecimila nel 2030 e a 42.500 nel 2035.
L’80 per cento dei volontari sarà composto da giovani uomini e donne di età compresa tra i 18 e i 19 anni, per i quali il servizio fungerà da “anno sabbatico” al termine del percorso scolastico. Il restante 20 per cento sarà costituito da giovani uomini e donne fino a 25 anni, che saranno selezionati in base alla loro specializzazione (ingegneri, infermieri, traduttori, ecc.) .
800 euro al mese
Il servizio sarà retribuito con un minimo di 800 euro al mese.
“Questo sforzo di bilancio è indispensabile”, ha affermato Macron, rivolgendosi indirettamente a un’assemblea nazionale più divisa che mai.
In Francia il servizio militare obbligatorio era stato abolito nel 1997.