Gli elettori ecuadoriani hanno respinto il ritorno delle basi militari straniere e l’elaborazione di una nuova costituzione in un referendum che si è svolto il 16 novembre, e che costituisce una battuta d’arresto per il presidente Daniel Noboa, uno stretto alleato di Donald Trump.

Circa il 61 per cento degli elettori si è opposto alla revoca del divieto delle basi straniere, introdotto nel 2008, e il 62 per cento all’elezione di un’assemblea incaricata di mettere a punto una nuova costituzione, secondo i risultati parziali annunciati dal consiglio nazionale elettorale.

“Rispettiamo la volontà del popolo ecuadoriano”, ha commentato Noboa sul social network X.

La vittoria del no impedisce alle forze armate statunitensi di fare ritorno nell’ex base militare di Manta, lungo la costa dell’Ecuador, usata in passato per operazioni antidroga.

Il referendum arriva in un momento di forti tensioni in America Latina, legate in particolare alla presenza di navi da guerra statunitensi nel mar dei Caraibi e nell’oceano Pacifico, dove Washington sta conducendo attacchi aerei contro presunte imbarcazioni di narcotrafficanti.

In cambio della concessione agli Stati Uniti di una o più basi militari, Noboa sperava di ottenere il sostegno di Washington nella lotta contro le bande criminali e i cartelli della droga attivi in Ecuador.

Il presidente puntava anche a ottenere il via libera per una nuova costituzione, dato che considera quella attuale troppo morbida nei confronti della criminalità organizzata.

Negli ultimi anni l’Ecuador, un tempo considerato un’oasi di pace in America Latina, ha registrato un netto aumento delle violenze dopo essere diventato un importante centro logistico per le spedizioni di cocaina verso gli Stati Uniti e l’Europa.

Secondo i dati del governo, più del 70 per cento della cocaina prodotta in Colombia e Perù passa per i porti ecuadoriani.

Il tasso di omicidi è arrivato a 39 ogni centomila abitanti, il più alto della regione, secondo il centro studi Insight crime.

Dopo il ritorno di Trump alla Casa Bianca, l’Ecuador è inoltre diventato uno dei principali alleati di Washington in America Latina.