Il 30 settembre l’Afghanistan ha vissuto il secondo giorno consecutivo senza internet e telefonia mobile, dopo che il regime dei taliban ha interrotto la rete in fibra ottica.

È la prima volta che le telecomunicazioni sono interrotte nel paese dal ritorno al potere dei taliban, che hanno introdotto numerose restrizioni in conformità con la loro interpretazione della legge islamica.

“Senza telefono e internet siamo ciechi”, ha dichiarato Najibullah, un commerciante di 42 anni di Kabul. “Tutte le nostre attività dipendono dai telefoni cellulari. Oggi è come un giorno festivo, siamo tutti a casa. Lavorare è impossibile”.

I voli internazionali diretti in Afghanistan sono stati cancellati il 30 settembre, secondo il sito Flightradar24, che monitora il traffico aereo mondiale.

La sera del 29 settembre il segnale dei telefoni cellulari e di internet si era progressivamente indebolito fino a scendere al di sotto dell’1 per cento rispetto alla norma, secondo l’osservatorio NetBlocks, che controlla la sicurezza informatica.

Secondo NetBlocks, il fenomeno “sembra avere le caratteristiche di una disconnessione intenzionale del servizio”.

L’Afp ha perso ogni contatto con il suo ufficio nella capitale Kabul il 29 settembre intorno alle 17.45.

Pochi minuti prima dell’interruzione, un funzionario governativo che ha chiesto di restare anonimo aveva dichiarato all’Afp che sarebbe durata “fino a nuovo ordine”, precisando che “più di ottomila torri di trasmissione saranno messe fuori servizio”.

“Dato che al momento non ci sono altri sistemi per comunicare, tutto il paese sarà colpito, dal settore bancario a quello delle dogane”, aveva aggiunto.

Già nelle scorse settimane le connessioni internet erano state estremamente lente o intermittenti in molte zone del paese.

All’inizio di settembre, su ordine del capo supremo dei taliban Hibatullah Akhundzada, le autorità avevano cominciato a limitare l’accesso a internet in varie province.

Il 16 settembre Attaullah Zaid, portavoce della provincia di Balkh (nord), aveva annunciato un divieto totale di internet tramite fibra ottica.

“Questa decisione è stata presa per prevenire il vizio e la corruzione, e altre misure saranno messe in atto in tutto il paese per rispondere alle esigenze di connettività”, aveva dichiarato.

Restrizioni simili erano state segnalate in altre province, tra cui quelle di Badakhshan, Takhar, Kandahar, Helmand, Nangarhar e Oruzgan.