Almeno 59 persone sono morte nel passaggio del tifone Yagi sul nord del Vietnam, secondo un nuovo bilancio pubblicato il 9 settembre.

“A mezzogiorno del 9 settembre il numero delle persone rimaste uccise è salito a 59, di cui 44 a causa delle frane e delle alluvioni”, ha affermato il giornale online VnExpress.

Poche ore prima le autorità avevano segnalato 247 feriti.

Secondo i meteorologi locali, Yagi è stato il tifone più potente a colpire il nord del paese negli ultimi trent’anni.

Il tifone, che ha toccato terra vicino ad Haifong la mattina del 7 settembre e si è indebolito la sera dell’8, ha fatto crollare ponti e danneggiato fabbriche e case. Il 9 settembre 1,5 milioni di persone erano ancora senza elettricità.

“La situazione è molto grave”, ha affermato in un comunicato Nguyen Hoang Hiep, viceministro dell’agricoltura e dello sviluppo rurale.

La mattina del 9 settembre nella provincia di Phu Tho, nel nord del paese, è crollato un ponte sul fiume Rosso, facendo precipitare in acqua alcuni veicoli. Secondo il vicepremier Ho Duc Phoc, tredici persone risultano disperse.

Filippine e Cina

Il nord del Vietnam è ricco di fabbriche che hanno un ruolo fondamentale nell’economia locale, alcune delle quali riforniscono giganti dell’elettronica come Samsung e Foxconn.

“Il passaggio del tifone ha avuto conseguenze disastrose per le aziende della regione”, ha dichiarato all’Afp Hong Sun, presidente della camera di commercio e industria sudcoreana in Vietnam.

Prima di colpire il Vietnam, il tifone Yagi aveva attraversato le Filippine e il sud della Cina, causando la morte di almeno ventiquattro persone.

Secondo uno studio pubblicato a luglio, a causa del cambiamento climatico i tifoni si stanno formando più vicino alla costa rispetto al passato, oltre a essere più intensi e duraturi.

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