Il porto di Berbera, nel Somaliland, il 1 gennaio 2024. (Ed Ram, Afp)

Il 2 gennaio la Somalia ha convocato una riunione d’emergenza dopo che il Somaliland, autoproclamatosi indipendente nel 1991, ha raggiunto un accordo con l’Etiopia che garantisce ad Addis Abeba un accesso al mar Rosso.

L’accordo a sorpresa, firmato il 1 gennaio, ha scatenato reazioni allarmate da parte di Mogadiscio, che lo considera una violazione della sua sovranità. L’annuncio è stato dato pochi giorni dopo che il governo somalo aveva accettato di riprendere il dialogo con il Somaliland, dopo anni di stallo.

La repubblica del Somaliland è alla ricerca del riconoscimento come stato da quando ha rivendicato l’indipendenza più di trent’anni fa, una mossa criticata da Mogadiscio e che non è stata unanimemente accettata a livello internazionale. Il recente accordo consente all’Etiopia, che non ha sbocchi sul mare, di avere un accesso al mar Rosso, una via di transito fondamentale per il commercio globale.

“Questo storico accordo garantisce alle forze navali etiopi l’accesso al mar Rosso in cambio del riconoscimento formale della repubblica del Somaliland, un importante progresso diplomatico per il paese”, ha dichiarato il ministero degli esteri del Somaliland in un comunicato.

La tv nazionale somala ha annunciato su X (ex Twitter) che il 2 gennaio il governo terrà una riunione d’emergenza per discutere dell’accordo.

Non c’è stata una reazione immediata dell’ufficio del presidente Hassan Sheikh Mohamud, ma il suo predecessore Mohamed Abdullahi Mohamed, meglio conosciuto come Farmaajo, ha scritto su X che si tratta di una “grave preoccupazione per la Somalia e per tutta l’Africa”.