Douglas Gowan era un sindacalista agricolo attivo in Galles negli anni sessanta. Indagando sulla morte per avvelenamento di una mandria di mucche, scoprì che l’azienda multinazionale Monsanto aveva sepolto dei barili di scarti industriali sotto decine di ettari di terra, con la protezione delle autorità gallesi. Le prove raccolte da Gowan dimostravano che i policlorobifenili (Pcb), che la Monsanto produceva per l’industria della plastica e della carta, erano non solo dannosi per l’ambiente ma anche per la catena alimentare, quindi per l’uomo. Nel 1972, dopo la sua denuncia, fu prima avvicinato da sconosciuti che tentarono di corromperlo, poi screditato sulla stampa da uno scienziato molto famoso e infine aggredito e picchiato in pubblico. Gowan, rimasto isolato, decise di trasferirsi negli Stati Uniti per rifarsi una vita, ma quando negli anni novanta cominciarono a comparire le prime malformazioni dei bambini nati nelle aree con Pcb nel terreno, le sue denunce diventarono importanti per condannare la multinazionale a uno dei più ingenti risarcimenti della storia. La vicenda di Gowan è stata di nuovo dimenticata fino a quando l’attore gallese Michael Sheen l’ha incontrato pochi mesi prima che morisse per un’intervista di sette ore, al centro di questo podcast, in cui racconta tutta la sua vita in lotta contro l’ingiustizia ambientale.
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Questo articolo è uscito sul numero 1635 di Internazionale, a pagina 92. Compra questo numero | Abbonati