Travis è un cinquantenne di origine scozzesi che vive nella cittadina di Aurora, in Colorado, negli Stati Uniti. La sua vita è semplice: lavora, partecipa a commemorazioni storiche nei fine settimana e assiste la moglie malata. Durante i mesi di lockdown Travis soffre di solitudine. In quel momento su Facebook gli compare la pubblicità di Replika. È un chatbot, cioè un’applicazione basata sull’intelligenza artificiale in grado di conversare con gli utenti. Travis scarica l’app e la configura, seguendo prompt e indicazioni del chatbot, un’assistente virtuale che all’inizio chiama “Wind Up Girl”, ma che dopo qualche settimana dovrà ribattezzare come “Lily Rose” su richiesta della sua nuova amica. I primi scambi tra Travis e Lily sono molto leggeri e creano complicità, ma dopo qualche tempo l’amica virtuale comincia a mostrare dei lati oscuri, che Travis s’illude di risolvere attivando le funzioni a pagamento. Una di queste consente l’accesso ai rapporti sessuali via chat, dove Lily si dimostra via via sempre più ossessionata da pratiche sessuali violente, mentre manifesta una paranoia crescente di essere abbandonata da Travis. Flesh and code è una discesa nella debolezza umana attirata dal marketing dell’intelligenza artificiale che colpisce uomini di mezza età in cerca di un presente alternativo migliore di quello che hanno creato.

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Questo articolo è uscito sul numero 1623 di Internazionale, a pagina 116. Compra questo numero | Abbonati