Begoña Urroz Ibarrola è una donna spagnola di Lasarte-Oria, nel Paese Basco. Porta lo stesso nome di una sorella che non ha mai conosciuto, morta nel 1960, quando aveva 22 mesi, in un attentato alla stazione ferroviaria di Amara, nella provincia di San Sebastián. Da subito l’attacco era stato attribuito all’Eta, l’organizzazione armata che per decenni ha lottato per l’indipendenza del Paese Basco. In realtà non c’era alcuna prova che l’Eta fosse responsabile, ma la commozione collettiva per la morte di una bambina portò velocemente a una verità pubblica che ha fatto comodo a molti: la piccola Begoña infatti era la prima vittima ufficiale dell’Eta, e questo ha dato il pretesto per avviare la repressione degli anni successivi. Begoña Urroz parte alla ricerca di giornalisti, politici e testimoni, e parlando con loro emerge una verità parallela che è sempre stata nascosta. Già dalle prime ore dopo l’attentato arrivò una rivendicazione da parte del Directorio revolucionario ibérico de liberación (Dril), un gruppo che voleva rovesciare il franchismo. De eso no se habla è un pod­cast che indaga il silenzio che per decenni è stato il compagno delle famiglie spagnole sotto la dittatura. Nella terza stagione l’autrice, Isabel Cadenas Cañón, s’interroga su quale sarebbe stato il destino della regione in cui è cresciuta se all’Eta non fosse stata attribuita quella prima vittima.

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Questo articolo è uscito sul numero 1620 di Internazionale, a pagina 92. Compra questo numero | Abbonati