Il 5 agosto il podcast britannico Answer me this! ha pubblicato il suo ultimo episodio, il numero 400. La prima puntata era stata registrata quattordici anni e otto mesi prima in una stanza di Crystal Palace, a Londra, con al microfono due amici ventenni, Helen Zaltzman e Olly Mann, accompagnati dalle incursioni vocali e musicali del Dr. Martin “The sound man”. Il format del programma è semplice: gli ascoltatori inviano delle domande via telefono, email o Skype ed Helen e Olly rispondono. Dalle domande in realtà escono fiumi inarrestabili di battute, aneddoti, fantasie surreali e jingle a tema. Answer me this! ha anticipato quasi tutto quello che è diventato il podcasting in questi quindici anni. I temi di cui si parla nel programma sono al tempo stesso leggeri e importanti, perché è la vita reale degli ascoltatori a fornire la materia prima della conversazione. Il fatto stesso di registrare nel salotto di casa non è un limite, ma una colonna portante dell’identità del programma, che abbandona l’artificio dello studio radiofonico per abbracciare il clima di una serata tra amici. Tra i migliori episodi ci sono il 271 e 272, nei quali un’ascoltatrice anonima, detta Cupcake Lady, cerca di combattere la sua nemesi in ufficio a colpi di dolci fatti in casa, e l’episodio 200, nel quale al microfono ci sono anche tutti i familiari di Helen, Olly e Martin.
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Questo articolo è uscito sul numero 1425 di Internazionale, a pagina 92. Compra questo numero | Abbonati