Nel 1996 Rich Egan e Jon Cohen fondano a Los Angeles una piccola etichetta indipendente, la Vagrant Records. Nel frattempo a Kansas City, i Get Up Kids, una piccola band di amici del college, suona una nuova forma di punk rock più gentile, leggermente rallentato, musicalmente più raffinato. Nelle canzoni non si parla più di autodistruzione, ma di sentimenti e fragilità maschili. Tutte le major li vogliono sotto contratto. La band però ha paura di essere schiacciata dalle dinamiche dell’industria discografica. Così si fanno avanti i due pionieri squattrinati della piccola Vagrant Records, che offrono alla band libertà assoluta e cinquantamila dollari per registrare un disco. I Get Up Kids voltano le spalle alle lusinghe delle major ed entrano in studio, con i soldi che Jon Cohen racimola ipotecando la casa dei suoi genitori. Pochi mesi dopo uscirà Something to write home about, il disco che diventerà la bibbia del genere emo e che farà diventare la Vagrant una delle più importanti etichette del rock statunitense. Oggi la Vagrant è stata acquistata dalla Bmg e i Get Up Kids non sono più famosi come un tempo, ma il 25° anniversario della fondazione dell’etichetta è l’occasione per ripercorrere l’epica del punk rock di fine millennio. La voce del podcast è di Matt Pryor, il cantante dei Get Up Kids.

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Questo articolo è uscito sul numero 1416 di Internazionale, a pagina 96. Compra questo numero | Abbonati