Laura Imai Messina è un’ambasciatrice a sua insaputa. Grazie a lei scopriamo il Giappone degli adulti e dei bambini. Ogni curiosità, ogni aneddoto, ogni passeggiata, ogni visione diventa occasione di un viaggio, di una narrazione e oseremmo dire di una missione. Goro Goro infatti è un viaggio. E, va detto subito, è una delizia. Imai Messina ci fa entrare dentro quella magia un po’ inquieta e un po’ comica delle storie giapponesi. Mostri ridicoli che però possono ridurvi in polpette, fanciulle leggiadre che possono trasformarsi nel vostro peggiore incubo. Per chi ha visto La città incantata di Hayao Miyazaki leggere il libro di Imai Messina sarà un po’ come ritrovare dei vecchi amici. Tra di loro spicca Daruma. Molti, anche se non sono esperti di Giappone, conoscono le bambole daruma, figure votive giapponesi senza gambe né braccia. Nella storia di Imai Messina Daruma è un bambino che cade sempre, rotola e sogna la felicità. Tutto è scritto con un linguaggio semplice e immaginifico. E anche le illustrazioni di Philip Giordano ci trasportano in altre dimensioni. Non ci staccheremo mai da questo mondo incantato di uccellini chiacchieroni e principesse misteriose.

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Questo articolo è uscito sul numero 1399 di Internazionale, a pagina 78. Compra questo numero | Abbonati