Se un gruppo di veneziani arrabbiati riuscirà a realizzare il suo piano, il matrimonio da sogno tra Jeff Bezos e Lauren Sánchez, in programma a Venezia a fine giugno, potrebbe trasformarsi in un incubo.
Il 13 giugno i rappresentanti di alcune organizzazioni cittadine si sono riuniti in una piazza nei pressi del ponte di Rialto e hanno promesso di mettere in atto una serie di proteste il 26, 27 e 28 giugno, quando centinaia di ospiti, tra cui molti personaggi famosi, saranno attesi nella città lagunare per le nozze sfarzose tra Bezos e Sánchez, una giornalista.
Anche se i dettagli dell’evento sono avvolti nel mistero, Federica Toninello rivela: “Abbiamo le nostre talpe”. È tra gli organizzatori delle proteste e pensa che una delle strutture che ospiteranno le nozze possa essere la Scuola grande della misericordia, sede di un’antica confraternita trasformata in sala per cerimonie. “Bezos non arriverà mai alla Misericordia”, promette Toninello, invitando i circa trecento presenti a prendere posizione. “Bloccheremo le strade con i nostri corpi e i canali con barche, gommoni e salvagenti”, dichiara tra gli applausi.
Non piegarsi agli oligarchi
Alle sue spalle c’è un grande striscione con la scritta “No space for Bezos” e l’immagine di una navicella spaziale, giocando sul fatto che il fondatore di Amazon è proprietario della Blue Origin, un’azienda che si occupa di esplorazione spaziale. “Dobbiamo bloccare Bezos e l’idea che ormai si ha di questa città”.
Venezia è diventata un paradiso del turismo in cui i prezzi delle case sono saliti così tanto che la maggior parte dei veneziani non può più permettersi di vivere qui, spiega Toninello. Dall’entourage di Bezos e Sánchez non c’è stata nessuna risposta alle richieste del New York Times di un commento.
Il matrimonio coinciderà con il picco della stagione turistica, con decine di migliaia di visitatori al giorno. Questo sovraffollamento ha spinto l’amministrazione comunale a imporre il controverso contributo di accesso nel fine settimana e nei giorni festivi. I manifestanti temono che l’organizzazione dell’evento, compresa la sicurezza per alcuni ospiti illustri, possa complicare ulteriormente la vita dei residenti, che sono sempre di meno.
La lista degli invitati non è pubblica, ma secondo Vogue potrebbe includere Katy Perry, alcuni esponenti della famiglia Kardashian ed Eva Longoria, tutte amiche della futura sposa. Il sito statunitense di gossip Tmz ha fatto anche i nomi di Oprah Winfrey e Gayle King.
Le stime sul costo del matrimonio variano da 10 milioni di euro a 21,5 milioni. Parte della spesa sarà dedicata al noleggio di una flotta di taxi. Un tassista che sarà coinvolto nel trasporto degli ospiti rivela che gli è stato chiesto di essere a disposizione dal 25 al 30 giugno.
Dal comune fanno sapere che i taxi prenotati sono solo trenta su un totale di 280, sottolineando che Venezia è abituata ad accogliere grandi eventi e che quindi i cittadini non subiranno disagi. In un comunicato ufficiale l’amministrazione sottolinea che ogni anno a Venezia, “riconosciuta a livello internazionale come la città dell’amore”, si sposano più di seicento coppie. Dunque quello di Bezos sarà solo un matrimonio in più.
Alcuni veneziani, però, ritengono che sia un matrimonio di troppo. Il 12 giugno un gruppo di attivisti ha esposto un lungo striscione con una X rossa sul nome di Bezos dal campanile della basilica di San Giorgio Maggiore, un’isola che sarà tra i luoghi scelti per queste nozze.
“Facciamo in modo che Venezia non sia ricordata come un luogo da cartolina dove Bezos si è sposato, ma come una città che non si è piegata agli oligarchi. Abbiamo la possibilità di mandare all’aria un matrimonio da dieci milioni di dollari. Facciamolo!”, dice Na Haby Stella Faye, un’altra manifestante. ◆ as
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Questo articolo è uscito sul numero 1619 di Internazionale, a pagina 42. Compra questo numero | Abbonati