I miei genitori, entrambi sessantenni, hanno deciso di separarsi. La notizia non è così sconvolgente, non sono mai stati una coppia facile, e in più io ho 35 anni. Allora perché adesso che è successo davvero sono così dispiaciuto?–Luca

Negli Stati Uniti, che spesso sono molto veloci a trovare un nome ai nuovi fenomeni sociali, lo chiamano gray divorce , che in italiano potremmo tradurre liberamente in divorzi bianchi, dal colore dei capelli degli anziani. Sono le separazioni di coppie che avvengono dopo i cinquant’anni e sono in aumento. Considera che negli Stati Uniti dagli anni novanta a oggi i divorzi degli over 50 sono raddoppiati, e quelli degli over 65 sono addirittura triplicati. Il terapeuta familiare Bruce Fredenburg, i cui genitori si sono separati quando lui aveva 31 anni, ha scritto il libro Home will never be the same again (Casa non sarà più la stessa), che parla proprio degli effetti del divorzio sui figli adulti. “Sentiamo sempre dire che, siccome non sono più bambini, la separazione dei genitori non ha effetti sui figli adulti. Ma non importa quanti anni uno ha, con i nostri genitori abbiamo un legame che, in modo positivo o negativo, condiziona sempre la nostra identità, il modo in cui ci relazioniamo agli altri e le nostre scelte di vita. Ci sembra normale che i figli affrontino un lutto quando perdono i genitori”, conclude Fredenburg, “perché invece non dovrebbero provare dolore, tristezza e senso di perdita quando a morire è l’idea di famiglia in cui hanno vissuto tutta la vita?”.
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Questo articolo è uscito sul numero 1597 di Internazionale, a pagina 12. Compra questo numero | Abbonati