Il 15 dicembre a Tunisi si è aperto il processo di Sherifa Riahi, ex direttrice dell’associazione Terre d’Asile Tunisie ( nella foto, una manifestazione a Tunisi in suo favore ). Riahi e altre tre persone sono accusate di aver facilitato l’ingresso illegale di migranti subsahariani e di avergli dato accoglienza. Per i difensori dei diritti umani il processo è una farsa, simbolo della criminalizzazione dell’aiuto ai migranti, scrive Rfi. Il 12 dicembre è stata condannata a dodici anni di carcere la leader politica Abir Moussi, una delle decine di oppositori finiti dietro le sbarre in un giro di vite contro chi critica il presidente Kais Saied.
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Questo articolo è uscito sul numero 1645 di Internazionale, a pagina 34. Compra questo numero | Abbonati