Il film comincia con lo schiaffo in piena faccia che la piccola Marielle (Geiseler) si prende dopo aver insultato un’altra bambina e che scatena in lei dei poteri telepatici sovrannaturali. Dopo quella sberla infatti Marielle può vedere tutto quello che fanno i genitori e sentire tutto quello che provano. I fallimenti lavorativi del padre non sono più un segreto, le chiacchiere e le continue allusioni sessuali tra la madre e un collega rivelano una potenziale relazione extraconiugale. Con un giochino abbastanza semplice Hambalek scatena una valanga emotiva: le bugie, anche le più innocenti, nel migliore dei casi ci imbarazzano, nel peggiore distruggono famiglie. E proprio quando speriamo che il peggio sia passato, arriva qualcosa di nuovo e di ancora più imbarazzante. Finiamo per chiederci cosa vorremmo sapere dei nostri cari.
Janick Nolting, Kino-Zeit

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Questo articolo è uscito sul numero 1642 di Internazionale, a pagina 86. Compra questo numero | Abbonati