Il governo del primo ministro laburista Keir Starmer ha presentato un piano per la riforma del diritto d’asilo. Secondo le nuove regole saranno tagliati i sussidi per i richiedenti asilo, il periodo di tempo in cui potranno rimanere legalmente nel Regno Unito verrà dimezzato, da cinque anni a due e mezzo e i rifugiati saranno tenuti a tornare nel loro paese non appena sarà considerato sicuro. Il modello che Londra vuole replicare è quello molto restrittivo adottato dalla Danimarca. “I richiedenti asilo vogliono venire nel Regno Unito per la lingua, i legami familiari e il livello di razzismo relativamente basso se paragonato a quello di altri paesi europei. Quest’ultima, in particolare, è una cosa di cui dovremmo andare fieri e che dovremmo impegnarci a migliorare ulteriormente”, scrive l’Independent. “Invece rischiamo di andare nella direzione opposta”. Le politiche della ministra dell’interno Shabana Mahmood non serviranno a fermare il flusso delle piccole barche che trasportano migranti e profughi attraverso il canale della Manica, ma “rischiano di alimentare un diffuso sentimento di ostilità verso gli immigrati”.
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Questo articolo è uscito sul numero 1641 di Internazionale, a pagina 23. Compra questo numero | Abbonati