Un tribunale del Bangladesh ha condannato a morte l’ex prima ministra Sheikh Hasina ( nella foto ), ritenuta responsabile delle violenze diffuse, degli omicidi extragiudiziali e delle violazioni dei diritti umani commesse dalle forze armate durante le proteste del 2024, al termine delle quali Hasina è fuggita in India. Secondo fonti internazionali, scrive Asia Times, nella repressione delle proteste sono morte più di 1.400 persone. La pubblica accusa ha sostenuto che la gravità, i tempi e le modalità della risposta delle forze di sicurezza indicavano chiaramente che fosse coordinata dai più alti livelli del governo. Dhaka ha ripresentato a New Delhi la richiesta di estradizione di Hasina, ma l’India temporeggia. Il fatto che Hasina sia stata processata in contumacia e difesa da un avvocato d’ufficio mette in dubbio la correttezza del procedimento.
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Questo articolo è uscito sul numero 1641 di Internazionale, a pagina 31. Compra questo numero | Abbonati