Le inondazioni che hanno colpito l’isola di Bali a settembre uccidendo 18 persone sono state le peggiori degli ultimi anni, scrive Nikkei Asia. Secondo le autorità le forti piogge, la scarsa qualità dei sistemi di drenaggio e l’eccessivo sviluppo edilizio in alcune aree hanno contribuito al disastro. A peggiorare la situazione ci sono la deforestazione e la presenza eccessiva di turisti (22,4 milioni tra gennaio e agosto), all’origine di uno sviluppo immobiliare incontrollato che rende l’isola più vulnerabile alle conseguenze del cambiamento climatico. La conformazione di Bali, inoltre, non è adatta al turismo di massa, continua Nikkei Asia. Gli insediamenti e i villaggi tradizionali hanno strade strette, non progettate per il passaggio di pullman turistici.
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Questo articolo è uscito sul numero 1639 di Internazionale, a pagina 31. Compra questo numero | Abbonati