La difficoltà di trovare un alloggio accessibile in Francia nasce da vari fattori: carenza di case popolari, distanza tra la crescita dei redditi e quella degli affitti, prezzi proibitivi, procedure burocratiche asfissianti, numero elevato di abitazioni vuote. Ma questa crisi, dalle evidenti conseguenze politiche, è alimentata anche dai siti dedicati agli affitti brevi.

Airbnb, con un giro d’affari di undici miliardi di dollari e utili per 2,6 miliardi nel 2024, ha una posizione dominante in Francia, il suo secondo mercato dopo gli Stati Uniti. Nell’area metropolitana di Parigi il 30 per cento degli alloggi presenti sul sito è usato solo per i soggiorni brevi, riducendo il numero di quelli disponibili per l’affitto a lungo termine. Nel centro di Nizza, il 70 per cento degli immobili appartiene a investitori. Gli effetti sono significativi anche in termini di saturazione turistica, calo dei negozi di quartiere, convivenza difficile nei condomini. Lontano dal modello “alla mano” dei suoi fondatori, che nel 2008 proponevano l’affitto di un materasso gonfiabile (airbed) nel loro appartamento abbinato alla colazione, Airbnb ha incoraggiato la trasformazione degli alloggi a uso residenziale in strutture per soggiorni brevi. Gli immobili sono diventati una fonte di denaro facile e questa formula ha stimolato anche l’acquisto di seconde case.

Il settore è ormai oggetto di una finanziarizzazione generalizzata: gli incontri promessi agli inizi hanno lasciato il posto alle cassette di sicurezza per le chiavi e ai depositi bagagli, ad arredamenti standardizzati e a contrasti sempre più aspri tra ospiti e proprietari, sotto il ricatto impietoso delle “recensioni”. Dopo anni di inerzia politica, la legge adottata in Francia nel 2024 per disciplinare il mercato è un primo passo, ma i controlli sono insufficienti e il regime fiscale applicato a Airbnb è ancora molto vantaggioso. Gli effetti della regolamentazione degli affitti brevi ci metteranno un po’ a farsi sentire. Un motivo in più per agire con urgenza. ◆ as

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Questo articolo è uscito sul numero 1638 di Internazionale, a pagina 17. Compra questo numero | Abbonati