Deník N Il governo di Babiš a caro prezzo
HN Per Babiš svanisce il sogno di un appoggio esterno
Dnes Trionfo di Babiš: il destino è nelle sue mani

Il partito populista Ano 2011, dell’oligarca “trumpiano” Andrej Babiš, ha vinto le elezioni ceche del 3 e 4 ottobre con il 34,5 per cento dei voti, senza però ottenere la maggioranza assoluta in parlamento. A seguire, con il 23 per cento, l’alleanza moderata ed europeista Spolu, del premier Petr Fiala, e il partito liberale Sindaci e indipendenti, con l’11 per cento. Dopo quattro anni all’opposizione Babiš potrebbe quindi tornare al governo, una prospettiva che preoccupa l’Europa per le posizioni filorusse ed euroscettiche di Ano 2011. “Babiš ha vinto nettamente. E ha vinto anche tutta l’opposizione che – contando l’estrema destra e la forza populista Motociclisti indipendenti – ha una chiara maggioranza parlamentare”, scrive Hospodářské Noviny. Il punto è che “in queste elezioni si sono scontrate due narrazioni: quella del governo, basata sulla necessità di difendersi dall’aggressivo regime russo, e quella dell’opposizione, che metteva in risalto temi interni come i redditi, la casa e il prezzo dell’energia. I cechi hanno scelto la seconda, privilegiando la questione del tenore di vita. Possiamo anche pensare che sia una scelta miope. Ma la sconfitta dei liberali non si spiega solo con la miopia degli elettori”. ◆

Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it

Questo articolo è uscito sul numero 1635 di Internazionale, a pagina 30. Compra questo numero | Abbonati