Wiktor Szymanowicz, Future Publishing/Getty

La crisi del Partito laburista, al governo da 14 mesi, si fa sempre più profonda. Il 5 settembre la vicepremier e ministra dell’edilizia Angela Rayner si è dimessa per irregolarità nel pagamento delle tasse sull’acquisto di una casa. In seguito alle sue dimissioni, il premier Keir Starmer ha avviato un rimpasto di governo: per quanto riguarda gli incarichi di rilievo, David Lammy, che era agli esteri, è diventato vicepremier e ministro della giustizia; Yvette Cooper è stata spostata dall’interno agli esteri; e Shabana Mahmood dalla giustizia all’interno. Come scrive Andrew Marr sul New Statesman, “Mahmood è una delle politiche più determinate del Labour, con un approccio diretto e la consapevolezza dei danni che sta arrecando al partito la percezione di una mancanza di decisionismo. Se c’è qualcuno che può affrontare in modo diverso i temi dell’immigrazione, dei trattati internazionali e dell’obbligatorietà delle carte d’identità è proprio lei”. Tuttavia, continua Marr, è chiaro che Starmer ha usato la vicenda Rayner – per il Guardian “la leader che meglio incarna quelle che dovrebbero essere le promesse laburiste” – per spostare il governo a destra, in risposta alla crescita del partito nazionalista Reform Uk di Nigel Farage.

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Questo articolo è uscito sul numero 1631 di Internazionale, a pagina 26. Compra questo numero | Abbonati