Il Leoncavallo non è morto e intende “andare avanti”. Questo il messaggio del corteo con decine di migliaia di persone che il 6 settembre ha percorso il centro di Milano. In tanti hanno risposto all’appello lanciato dagli attivisti dopo lo sgombero del 21 agosto voluto dal governo Meloni. Il centro sociale è stato per cinquant’anni un importante luogo d’aggregazione sociale e culturale. È stata una manifestazione “partecipata” ed “eterogenea”, come sperava Marina Boer, 74 anni, presidente dell’Associazione delle mamme antifasciste del Leoncavallo.