Con colori che ricordano quelli della tigre, la vanessa del cardo è presente in quasi tutto il mondo, dall’Africa all’Australia. Ogni anno questa farfalla attraversa il pianeta, andando da un continente all’altro, con un ciclo migratorio che può coinvolgere anche dieci generazioni di lepidotteri: ogni esemplare vive circa cinque settimane e vola per almeno quattromila chilometri prima che le sue ali nero-arancio si consumino o si strappino. Nella sua vita una femmina può deporre quasi 500 uova. In una specie di staffetta, le nuove generazioni proseguono lungo lo stesso percorso, ma a volte devono cambiare rotta: la crisi climatica ha infatti alterato la mappa e il ciclo vitale della flora selvatica, costringendo le farfalle a migrazioni più lunghe per trovare il nutrimento.
Con l’aiuto di un gruppo di ricercatori e volontari del Worldwide painted lady migration project, il fotografo Lucas Foglia ha seguito la migrazione delle farfalle dall’Africa all’Europa, in un percorso di circa quindicimila chilometri. Si spostano al ritmo delle piogge stagionali e della breve fioritura che l’acqua porta con sé. Partendo dalle praterie dell’Africa equatoriale, a febbraio si dirigono verso nord, attraversano il Sahara e poi il mar Mediterraneo. Sorvolano le Alpi coperte di neve e i campi coltivati di tutt’Europa, spingendosi fino alla Scandinavia. E poi a settembre cominciano a tornare indietro, verso sud, verso l’Africa subsahariana.
Durante il suo viaggio dal Kenya alla Norvegia al seguito della vanessa del cardo, Foglia ha incontrato anche molte persone migranti, che percorrevano la stessa rotta dei lepidotteri, ma con molte più limitazioni e difficoltà.
Nel progetto Constant bloom la più lunga migrazione di farfalle diventa una metafora del nostro mondo: globalizzato, interconnesso ma diviso, indebolito eppure, a suo modo, resiliente. “Le farfalle migrano per sopravvivere. L’ho visto anche nelle persone. Dove le farfalle si muovono liberamente nell’aria, le persone incontrano muri e frontiere. Le farfalle a volte cambiano rotta perché cambiano le circostanze, e le persone fanno lo stesso”. ◆
◆ Il progetto del fotografo statunitense Lucas Foglia Constant bloom è in mostra fino al 28 settembre 2025 al Fotomuseum Den Haag, a L’Aja, nei Paesi Bassi. Il libro Constant bloom (Nazraeli Press 2025) e una selezione di stampe sono disponibili su Micamera.com. Il progetto grafico del libro è di Ayumi Higuchi, con testi in tre lingue (inglese, francese e arabo) della curatrice Willemijn van der Zwaan e degli scienziati del Worldwide painted lady migration project.
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Questo articolo è uscito sul numero 1625 di Internazionale, a pagina 86. Compra questo numero | Abbonati