Il 13 luglio un attacco israeliano in un campo profughi di Gaza ha ucciso sei bambini mentre erano in fila per l’acqua. La morte dei bambini è l’aspetto più terribile di ogni guerra, e a Gaza è ormai una consuetudine: ogni giorno l’esercito israeliano uccide l’equivalente di una classe intera. Quel che rende eccezionale la strage del 13 luglio è che tanti bambini siano stati uccisi tutti insieme, oltre al fatto che l’esercito ha riconosciuto “un errore tecnico” e ha espresso “rammarico per il danno ai civili innocenti”.

Quale nesso può esserci tra questo linguaggio burocratico e la morte inaccettabile di sei bambini? Questi non sono errori: bambini uccisi mentre si rifugiavano in ex scuole, mentre scappavano dalle forze israeliane, mentre dormivano in casa. Il ministero della sanità di Gaza sostiene che erano bambini 17mila dei 58mila palestinesi uccisi finora. Israele dice di fare il possibile per minimizzare i danni ai civili, ma i fatti lo smentiscono. Nel 2024 fonti dei servizi segreti israeliani hanno ammesso che in alcuni casi è stata data l’autorizzazione a uccidere fino a venti civili pur di eliminare un militante di secondo piano di Hamas. I sei bambini non sarebbero stati in fila per l’acqua se non fosse per quella che l’Onu ha definito una siccità intenzionale. Secondo Human rights watch (Hrw) migliaia di palestinesi sono morti a causa della decisione di Israele di lasciarli senz’acqua, che secondo Hrw costituisce il crimine contro l’umanità di sterminio e un atto di genocidio. I dieci bambini uccisi nei giorni precedenti davanti a una clinica non avrebbero avuto bisogno di supplementi nutrizionali se Israele non bloccasse gli aiuti affamando i civili. Decine di migliaia di bambini sono stati feriti. Molti hanno subìto amputazioni. A febbraio 2024 17mila bambini erano rimasti senza famiglia. Quanti sopravvivranno a questo conflitto? Quanti avranno una vita anche solo vagamente normale? Quanti saranno lasciati alla disperazione e al desiderio di vendetta?

Gli alleati di Israele, inclusi il Regno Unito e l’Unione europea, sono complici di questa guerra. I bambini di Gaza hanno gli stessi diritti degli altri. E invece il 13 luglio Israele ha ucciso Abdullah Yasser Ahmed, Badr al Din Qarman, Siraj Khaled Ibrahim, Ibrahim Ashraf Abu Urayban, Karam Ashraf al Ghussein e Lana Ashraf al Ghussein. Erano bambini. Erano amati. ◆ as

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Questo articolo è uscito sul numero 1623 di Internazionale, a pagina 17. Compra questo numero | Abbonati