Remo Manfredini (Nahuel Pérez Biscayart) era un fantino di successo. Al momento però è un po’ fuori di testa. Beve, assume droghe per cavalli e non se la passa benissimo. Ha una relazione con una fantina incinta, Abril (la catalana Ursula Corberó), ed entrambi lavorano per il boss mafioso Sirena (il messicano Daniel Giménez Cacho), che ha appena comprato un purosangue giapponese con cui vuole vincere un importante gran premio. Senza rovinarvi la sorpresa, diciamo solo che le cose non vanno secondo le previsioni e Remo sparisce. Pérez Biscayart ha la parte più complicata. Deve guadagnarsi l’empatia dello spettatore perché non consideri il suo personaggio una specie di fenomeno da baraccone. Però è un grande attore e dà tutto se stesso, crescendo con la trama. Corberó, da parte sua, colpisce con la sua totale naturalezza. El jockey a momenti può ricordare i film di Aki Kaurismäki, in particolare L’uomo senza passato. Ma in Remo Manfredini non c’è nulla di ascetico, è solo sfrenato.
Pablo O. Scholz,El Clarín
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Questo articolo è uscito sul numero 1623 di Internazionale, a pagina 110. Compra questo numero | Abbonati