Il 25 giugno a Jorf Lasfar, sulla costa atlantica del Marocco, è stata inaugurata una grande fabbrica di componenti per batterie al litio destinate alle auto elettriche, la più grande fuori dell’Asia. “Nell’ultimo anno sei aziende cinesi avevano annunciato investimenti nel regno per dieci miliardi di euro”, scrive il settimanale TelQuel, “e uno si è finalmente realizzato”. L’impianto della Cobco (Core battery components) si estende su un’area di 238 ettari ed è il frutto di un investimento da due miliardi di dollari dell’azienda cinese Cngr advanced materials, in collaborazione con Al Mada, il fondo privato della famiglia reale marocchina. Si prevede che darà lavoro ad almeno 1.800 persone. Il Marocco si prepara a lanciare una nuova industria, prevede il giornale, secondo il quale il paese è riuscito ad attirare i capitali stranieri grazie all’ampia disponibilità di fosfati, alla vicinanza geografica con i mercati europei e anche ai buoni rapporti di Rabat con l’amministrazione statunitense. ◆

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Questo articolo è uscito sul numero 1622 di Internazionale, a pagina 35. Compra questo numero | Abbonati