Isabel Allende (82 anni), da sempre interessata alla storia del Cile, nel suo ultimo romanzo affronta un tema di cui non aveva mai scritto: la guerra civile del 1891. Il libro racconta la storia di Emilia del Valle, una californiana figlia di una suora irlandese, Molly Walsh, e di un aristocratico cileno che l’abbandona. A 23 anni Emilia diventa editorialista del Daily Examiner, un giornale di San Francisco, sempre nascosta dietro una falsa identità maschile. È lì che conosce il collega Eric Whelan, un affermato giornalista e cronista di guerra. Facendosi strada in un mondo totalmente maschile, Emilia si distingue per il suo lavoro, tanto da riuscire a pubblicare col proprio nome. Emilia partirà poi per il Cile non solo come corrispondente di guerra, ma anche con una missione personale. Appoggiata su una solida base di ricerca documentale Isabel Allende propone ai lettori il suo punto di vista unico: descrivere la guerra attraverso le voci più marginali, quelle delle donne e dei perdenti. Pablo Retamal N., La Tercera

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Questo articolo è uscito sul numero 1621 di Internazionale, a pagina 80. Compra questo numero | Abbonati