Tanti dischi che hanno tentato d’integrare generi diversi sono andati incontro alla catastrofe. Quando invece l’operazione funziona è un piacere per le orecchie, come in The universe will take care of you. Il britannico James Holden e il polacco Wacław Zimpel provengono da contesti diversi: il primo dall’elettronica, con anche qualche esperienza da dj e produttore; il secondo dalla musica classica, e il suo strumento d’elezione è il clarinetto contralto. Insieme hanno messo in campo un’esperienza in grado di riconoscere le qualità di ognuno ed evitare le discordanze. Nonostante i due descrivano le tracce come delle improvvisazioni, è evidente che la sperimentazione è sotto controllo, come nell’andamento ritmico ripetuto di You are gods, e in cui gli strati sonori interagiscono all’interno di una relazione consapevole. Anche se non tutto funziona alla perfezione, Holden e Zimpel sono da elogiare per il loro dinamismo e una certa intelligenza musicale. Le sfumature sono tante, in un album impegnativo ma gratificante. Ray Honeybourne,The Line of Best Fit
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Questo articolo è uscito sul numero 1620 di Internazionale, a pagina 92. Compra questo numero | Abbonati