Sfollati a Tawila, Sudan, 13 aprile 2025  (Afp/Getty)

I profughi africani sono i più danneggiati dai cambiamenti della politica globale, scrive l’Institute for security studies di Pretoria, in Sudafrica, in un’analisi pubblicata nella giornata mondiale dei rifugiati, il 20 giugno. “In Africa i profughi devono affrontare situazioni durissime: mentre i conflitti e i disastri naturali aumentano, gli aiuti umanitari diminuiscono e i controlli ai confini diventano più rigidi”. Secondo l’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr), il numero degli sfollati nel continente è triplicato dal 2015, arrivando a 35,4 milioni di persone nel 2024. Il 45 per cento degli spostamenti forzati causati dai conflitti è stato registrato nella Repubblica Democratica del Congo (Rdc) e in Sudan. In Sudan è in corso la più grave crisi umanitaria al mondo: dall’aprile 2023 14,4 milioni di persone hanno dovuto abbandonare le loro case, e i due terzi della popolazione hanno bisogno di aiuti umanitari. ◆

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Questo articolo è uscito sul numero 1620 di Internazionale, a pagina 34. Compra questo numero | Abbonati