“Eid mubarak”, buona festa. La copertina del settimanale The Continent commenta la decisione dell’Algeria di affrontare “la grande carenza di ovini” importando un milione di montoni da Spagna e Romania in occasione della festa musulmana del sacrificio, Eid al adha. Durante le celebrazioni (che quest’anno si sono svolte dal 6 al 9 giugno) le famiglie algerine macellano tradizionalmente una pecora. Tuttavia anni di siccità hanno decimato le greggi locali e l’aumento del prezzo del foraggio ha reso il bestiame inaccessibile per una buona parte della popolazione: i prezzi di un montone algerino si aggirano tra gli 85mila e i 160mila dinari (da 565 a più di mille euro). Da qui la scelta del governo di preservare il rituale importando pecore da vendere a prezzi inferiori (40mila dinari, circa 265 euro) e da assegnare con lotterie e sorteggi, modalità che però hanno creato caos e fenomeni di corruzione. Anche in Marocco c’è carenza di montoni, ma le autorità hanno preso una strada diversa e senza precedenti: per quest’anno hanno annullato le celebrazioni della festa del sacrificio. ◆
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Questo articolo è uscito sul numero 1618 di Internazionale, a pagina 33. Compra questo numero | Abbonati