Myawaddy, 18 febbraio 2025 (Afp/Getty)

Dopo l’operazione delle forze di sicurezza tailandesi in alcuni centri delle truffe online a Myawaddy, in Birmania, in cui sono stati liberati settemila lavoratori forzati, secondo le Nazioni Unite almeno 120mila persone rimangono ancora prigioniere in queste strutture. E il business continua a crescere, scrive l’Economist. Secondo l’ong Global Advance Projects, mentre prima gli schiavi di questi centri erano adescati con la falsa promessa di un lavoro in un call center, oggi arrivano persone da tutto il mondo consapevoli del fatto che dovranno partecipare a delle truffe.

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Questo articolo è uscito sul numero 1617 di Internazionale, a pagina 35. Compra questo numero | Abbonati