L’assemblea nazionale francese, la camera bassa del parlamento, ha approvato il 27 maggio a larga maggioranza una nuova normativa sul fine vita. I deputati hanno votato due proposte di legge. La prima punta a garantire un accesso universale alle cure palliative (oggi solo metà delle persone che potrebbero beneficiare delle terapie contro il dolore ha accesso ai trattamenti). La seconda stabilisce il diritto al suicidio assistito: il testo afferma che un adulto affetto da una malattia grave e incurabile può decidere, previo consenso del medico, di porre fine alla sua vita se ritiene che la sofferenza fisica o psicologica abbia superato la soglia di sopportabilità e non sia alleviabile dalle cure. “Anche se non erano state fornite indicazioni di voto, in parlamento è emersa un’ampia maggioranza”, scrive il quotidiano Libération. “Alcuni, tuttavia, hanno criticato la legge perché ‘aprirebbe la porta al rischio di eccessi, in particolare a danno delle persone più vulnerabili’”. Il testo dovrà essere esaminato dal senato.

Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it

Questo articolo è uscito sul numero 1616 di Internazionale, a pagina 30. Compra questo numero | Abbonati