Il nido della scrittrice neozelandese Catherine Chidgey è un’esplorazione splendida e sublime del mondo naturale e dei legami potenti che possono esistere tra umani e non umani. È anche una tragedia domestica, un noir e una sottile satira sulla celebrità online. La storia ruota attorno a Tama, una gazza australiana raccolta da Marnie, moglie di un allevatore di pecore neozelandese. Il marito, Rob, la mette in guardia dal legarsi troppo all’uccellino. Ma Marnie non si limita a nutrire Tama, lo sistema nella cameretta che aveva preparato per il suo bambino mai nato. Lo educa a fare i bisogni in casa e installa un baby monitor per controllarlo in sua assenza, lo incoraggia a pigolare per usare la porticina per gatti e uscire a caccia come fanno le gazze selvatiche. Per divertimento, Marnie comincia a vestirlo con abiti fatti a mano e condivide online immagini e video. Gran parte del fascino di questo romanzo meravigliosamente strano deriva da come Chidgey bilancia con maestria la doppia natura umana e aviaria di Tama. È il volatile stesso a narrare la storia, in uno stile lirico, spesso sensuale, ma la sua comunicazione con gli umani avviene tramite frasi (anche molto sofisticate) imparate a memoria, a volte con effetti esilaranti o volgari. Il lettore è sempre consapevole che Tama è un animale, la cui percezione del mondo è spesso sconcertantemente diversa dalla nostra.Il nido è un’opera straordinaria e come Tama, prende il volo.
Elizabeth Hand, The Washington Post

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Questo articolo è uscito sul numero 1616 di Internazionale, a pagina 82. Compra questo numero | Abbonati