Sebbene L’insieme delle parti dello scrittore sudafricano di origine croata Ivan Vladislaviċ sia in gran parte un libro su Johannesburg o Gauteng, questi quattro racconti lunghi potrebbero tranquillamente ambientarsi in qualsiasi città sudafricana di oggi. I protagonisti sono tutti uomini sensati e onesti che s’impegnano a lavorare nel Sudafrica del post-apartheid e cercano di trasformare la società che li circonda. C’è un uomo del ministero dell’interno che lavora ai nuovi moduli del censimento e prova a fare in modo che “parlino a tutti”; un ingegnere che si occupa di un progetto di edilizia popolare; un artista famoso e un uomo che affigge cartelloni pubblicitari per costruttori edili. In ogni storia si nota una preoccupazione per l’edilizia, per lo spazio urbano, per le persone in un ambiente costruito dall’uomo. Non possiamo non riconoscerci in questa ricerca di una casa, di un riparo, di uno spazio dove sentirci al sicuro. A un certo punto l’autore osserva: “I confini di Johannesburg si stanno allontanando, scivolando su crinali e valli incontaminate – dove la città sfuma momentaneamente nel veld, nuove atmosfere inimmaginabili si evolvono”.
The Mail & Guardian

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Questo articolo è uscito sul numero 1610 di Internazionale, a pagina 82. Compra questo numero | Abbonati