L’artista elettronico Andy Stott è emerso dalla scena musicale di Manchester nel 2006 e da allora rimodella tech-no, dub e ambient in un suono avvolgente, oscuro e pieno di atmosfera. Con Never the right time Stott continua la sua sperimentazione e ci offre uno dei suoi migliori lavori di sempre, nove pezzi che si muovono senza fretta, perfetti per un ascolto notturno in cuffia. In metà dei brani compare la cantante Alison Skidmore, che con la sua voce angelica ricorda i Portis-head o i Cocteau Twins. In particolare in The beginning e Hard to tell il duo si avvolge di un’aura soprannaturale che sfugge a qualunque definizione di genere. Never the right time regala sempre qualcosa di nuovo a ogni ascolto e mostra che Andy Stott è una gemma nascosta nella scena elettronica del Regno Unito. Ed è capace di creare una musica che riesce a essere allo stesso tempo un po’ vecchio stile e molto contemporanea. Woody Delaney,Loud and quiet
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Questo articolo è uscito sul numero 1412 di Internazionale, a pagina 100. Compra questo numero | Abbonati