Algeri, 25 agosto 2021 (Ryad Kramdi, Afp/Getty)

Spionaggio informatico, sostegno ai separatisti della Cabilia, ripresa delle relazioni con Israele: secondo i giornali algerini, sono gli “atti ostili” compiuti dal Marocco in seguito ai quali Algeri il 24 agosto ha rotto le relazioni diplomatiche con Rabat. Inoltre da mesi montavano le tensioni nel territorio del Sahara Occidentale, occupato dal Marocco ma rivendicato dal Fronte Polisario, di cui Algeri è il principale patrocinatore. La rottura non sorprende, scrive The New Arab, e anche se non è grave come quella del 1994, quando fu chiuso il confine terrestre tra i due paesi, seppellisce ogni speranza di vedere un Maghreb unito. A temere di più le conseguenze della crisi sono i lavoratori marocchini in Algeria, che rischiano l’espulsione, e gli attivisti sahrawi in Marocco, che potrebbero subire nuove vessazioni e arresti arbitrari. Algeri, preoccupata per l’instabilità ai suoi confini, osserva con attenzione anche la situazione in Tunisia, dove il presidente Kais Saied il 23 agosto ha prorogato le misure d’emergenza adottate un mese prima. ◆

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Questo articolo è uscito sul numero 1425 di Internazionale, a pagina 30. Compra questo numero | Abbonati