La pandemia di covid-19 ha dato un’ulteriore spinta alla diffusione dei pagamenti digitali. Secondo uno studio della banca centrale svizzera, scrive la Neue Zürcher Zeitung, nel 2017 il 70 per cento dei pagamenti occasionali era regolato in contanti, mentre tre anni dopo la quota era scesa al 43 per cento. Nello stesso periodo i pagamenti con il bancomat sono passati dal 22 al 33 per cento, mentre quelli con la carta di credito sono aumentati dal 5 al 13 per cento. Il denaro contante è ancora il mezzo più usato per i pagamenti sotto i venti franchi svizzeri (circa 18 euro).
Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it
Questo articolo è uscito sul numero 1416 di Internazionale, a pagina 108. Compra questo numero | Abbonati