Una lettura sociale e di classe della genesi del fascismo, lungo il conflitto tra modernizzazione e arcaicità. Un libro originale che parla anche dell’Italia di oggi.
A metà tra saggio e autobiografia, il volume mette in discussione gli stereotipi femminili imposti dalla società affrontando temi come i ruoli familiari, la sessualità, il mondo del lavoro.
Rileggendo il testo di Giuseppe Gioachino Belli, scritto durante l’epidemia di colera tra il 1935 e 1936, si possono vedere sotto una nuova luce le azioni di politici ed esperti di fronte a un male imprevisto.
Dopo il licenziamento e la separazione dalla moglie, un uomo deve tornare nel quartiere che voleva dimenticare.
La storia della rivoluzionaria russa che ha fondato i primi movimenti di rivendicazione femminile parlando di sessualità in termini umani e politici.
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Questo articolo è uscito sul numero 1416 di Internazionale, a pagina 90. Compra questo numero | Abbonati