“Le persone dell’Asia meridionale non ottengono abbastanza credito per quello che hanno fatto per la cultura popolare britannica“, dice il dj e produttore Yung Singh. Singh, 24 anni, è cresciuto nelle Midlands ascoltando gli album di musica punjabi dei suoi genitori e i dischi house degli anni novanta delle sorelle più grandi, e ha vissuto il successo commerciale del cosiddetto Asian underground, un gruppo di artisti guidato da Panjabi Mc e Bally Sagoo, che hanno mescolato il bhangra con la musica dei soundsystem delle città britanniche. Quando Singh ha cominciato a fare il dj non gli interessava quella musica, ma il grime e il garage di Londra, Burial e Jai Paul. Il suo stile di mixaggio veloce lo ha portato presto a fare serate nei club di tutta la capitale, il tutto mentre stava ancora studiando per diventare un medico. Quando la pandemia ha bloccato i locali notturni, Singh si è fermato a riflettere su cosa significhi essere il figlio d’immigrati del Punjab. Scavando tra i dischi punjabi della sua infanzia, Singh ha riscoperto un’affinità con quella musica, e ha deciso di realizzare un mixtape che unisse questa eredità con il suo amore per la musica dance. Il risultato è stato il primo Punjabi garage mix, pubblicato nell’ottobre 2020. La sua miscela ad alta energia di musica da ballo per matrimoni di Panjabi Mc e Rdb con generi come il two-step e il breakbeat gli ha permesso di trovare un pubblico globale. Ammar Kalia, Bandcamp daily

Yung Singh (resident advisor)

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Questo articolo è uscito sul numero 1414 di Internazionale, a pagina 90. Compra questo numero | Abbonati