In Africa è previsto uno studio clinico da 130 milioni di dollari per testare l’efficacia dei vaccini a rna messaggero contro la variante beta del sars-cov-2, individuata per la prima volta in Sudafrica. Il secondo obiettivo è capire se possono essere somministrati nelle persone con l’hiv e nelle donne in gravidanza. Saranno coinvolti 14mila volontari in otto paesi. “I finanziamenti ci sono, ma mancano le dosi di vaccino”, scrive Science. “Le aziende produttrici, Pfizer-Biontech e Moderna, non vogliono fornirle”. La prima afferma che il suo vaccino si è già dimostrato efficace contro la variante beta e di aver già avviato uno studio internazionale sulle donne in gravidanza. La seconda si è tirata indietro dichiarando che bisognerebbe sperimentare un vaccino polivalente con la sequenza della variante beta. L’Africa ha accesso a poche dosi di vaccino, e oltretutto a vettore virale, che però non proteggono dalla variante beta.

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Questo articolo è uscito sul numero 1414 di Internazionale, a pagina 103. Compra questo numero | Abbonati