Foto di Moises Castillo, ap/lapresse

Il 13 giugno la polizia ha arrestato cinque leader della dissidenza sandinista, tra cui gli ex guerriglieri Víctor Hugo Tinoco, Hugo Torres ( nella foto ) e Dora María Téllez. “Con questo gesto simbolico”, scrive Carlos Salinas Maldonado sul País, “il presidente sandinista Daniel Ortega assesta un duro colpo ai suoi ex compagni d’armi nella lotta contro la dittatura di Somoza”. I tre combattenti si distanziarono dal sandinismo negli anni novanta, in disaccordo con la gestione personalistica e autoritaria di Ortega e della moglie Rosario Murillo. Dal 2 giugno sono stati arrestati dodici leader dell’opposizione, compresi quattro candidati alle elezioni presidenziali del 7 novembre. “Il voto sarà una farsa, con candidati di facciata e un risultato già deciso. Lo stato di diritto ha smesso di esistere in Nicaragua”, scrive Sergio Ramírez sul Faro.

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Questo articolo è uscito sul numero 1414 di Internazionale, a pagina 26. Compra questo numero | Abbonati