Il 27 maggio l’Iran ha annunciato che per quattro mesi sarà vietato usare l’energia elettrica per emettere criptomonete come il bitcoin. Secondo le autorità, scrive la Bbc, gli enormi consumi causati da queste attività hanno provocato dei blackout in alcune città iraniane. Teheran sostiene che l’emissione di criptomonete, che nell’85 per cento dei casi avviene senza licenza, assorbe più di due gigawatt al giorno dalla rete elettrica. Il 4,5 per cento dei bitcoin viene prodotto in Iran.
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Questo articolo è uscito sul numero 1412 di Internazionale, a pagina 115. Compra questo numero | Abbonati