◆ Quest’immagine, scattata da un astronauta a bordo della Stazione spaziale internazionale (Iss), mostra la costa del Ghana. Spiccano il delta del fiume Volta e la laguna di Keta, divisa dal golfo di Guinea da un lungo banco di sabbia, ma si vedono anche le tracce di antichi corsi d’acqua che un tempo facevano parte del
delta e sfociavano nella laguna. Nella parte bassa dell’immagine è visibile la cittadina di Akatsi.
La laguna di Keta è uno dei circa novanta bacini presenti lungo la costa del Ghana. Nelle sue acque gli abitanti del posto praticano la pesca commerciale e quella di sussistenza, mentre nei dintorni ci sono foreste di mangrovie, favorite dal clima tropicale. Vari fiumi, tra cui il Volta, scorrono verso sud dagli altipiani del Burkina Faso, attraversano il Ghana e sfociano nel golfo di Guinea, nell’oceano Atlantico. Sulle loro rive sorgono fattorie dove si coltivano tuberi, cereali, cacao e palme da olio.
L’aumento del livello del mare causato dal riscaldamento globale ha aggravato il fenomeno dell’erosione e reso più frequenti le inondazioni lungo la costa. Il villaggio di pescatori di Fuvemeh, visibile nell’immagine, è stato sommerso dalle acque e gli abitanti sono stati costretti a trasferirsi.
Il Ghana ha circa 27 milioni di abitanti. Nel 1957 è diventato il primo paese dell’Africa subsahariana a ottenere l’indipendenza.–Nasa
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Questo articolo è uscito sul numero 1412 di Internazionale, a pagina 113. Compra questo numero | Abbonati