Le rivelazioni di un boss della malavita sui legami tra politica e criminalità organizzata stanno mettendo in grave imbarazzo il governo turco. All’inizio di maggio, dopo un’operazione della polizia contro la sua organizzazione, Sedat Peker ha cominciato a pubblicare su YouTube ( nella foto ) dei video in cui accusa l’ex ministro degli esteri Mehmet Agar di aver commissionato gli omicidi dei giornalisti Kutlu Adalı e Uğur Mumcu negli anni novanta, e suo figlio Tolga, deputato del partito di governo Akp, di aver stuprato e ucciso una giornalista nel 2019. Peker inoltre sostiene di avere stretti rapporti con l’attuale ministro degli esteri Süleyman Soylu, anch’egli dell’Akp, che lo avrebbe aiutato a sfuggire all’arresto, e ha accusato il figlio di Binali Yıldırım, leader del partito nazionalista Mhp, di essere coinvolto nel traffico internazionale di droga. I video hanno ricevuto più di cento milioni di visualizzazioni, ma finora le autorità hanno respinto le richieste d’indagare sulle rivelazioni. “È impossibile sapere quante di queste accuse sono vere, ma di certo meritano di essere verificate”, commenta Cumhuriyet.
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Questo articolo è uscito sul numero 1411 di Internazionale, a pagina 26. Compra questo numero | Abbonati