Verchnjaja Pyšma, Russia (Andrey Rudakov, Bloomberg/Getty)

I prezzi globali dei principali metalli usati dalle aziende manifatturiere hanno registrato un netto calo dopo che la Cina ha esortato produttori e distributori a non spingere verso l’alto le quotazioni. Come spiega la Bbc, le autorità di Pechino hanno invitato le aziende a mantenere un livello “normale” di ordinativi. A questo scopo il 23 maggio sono stati convocati i manager di numerose aziende e i dirigenti di vari ministeri. La decisione arriva dopo che negli ultimi mesi i prezzi di metalli come il rame e l’alluminio erano aumentati in modo consistente. Il governo cinese, in particolare, ha annunciato “tolleranza zero” verso le aziende che terranno un comportamento da monopoliste, accumulando grosse scorte di materie prime. Pechino, infatti, ha precisato che il rialzo dei prezzi ha molte cause, ma è dovuto anche a “un eccesso di speculazione”. Il 24 maggio al London metal exchange il prezzo del rame è diminuito dell’1,6 per cento, mentre quello dell’alluminio è sceso dell’1,09 per cento. ◆

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Questo articolo è uscito sul numero 1411 di Internazionale, a pagina 109. Compra questo numero | Abbonati