“Il 13 maggio migliaia di persone sono scese in piazza a São Paulo, Rio de Janeiro e in altre città del paese contro il razzismo e la violenza della polizia”, scrive la Folha de S.Paulo. Nello stesso giorno, nel 1888, il Brasile aboliva formalmente la schiavitù. Le manifestazioni sono state convocate dal movimento Coalizão negra por direitos dopo l’operazione del 6 maggio compiuta dalle forze dell’ordine nella favela di Jacarezinho, a Rio, in cui sono morte 28 persone. L’obiettivo dei manifestanti era denunciare un sistema repressivo che ogni anno uccide migliaia di neri, i più colpiti dalla crisi economica e sociale causata dalla pandemia di covid-19.

Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it

Questo articolo è uscito sul numero 1410 di Internazionale, a pagina 29. Compra questo numero | Abbonati