Dal 2018 al 2020 i fotografi Mattia Micheli e Nicolò Panzeri hanno viaggiato dalle Alpi marittime francesi alle Prealpi slovene. Ne è nata la serie Yes to all, in cui hanno documentato i cambiamenti ambientali, sociali ed economici degli ultimi decenni nell’arco alpino europeo. I due fotografi hanno riflettuto su come il turismo di massa e la crisi climatica hanno contribuito a modificare sensibilmente non solo il paesaggio, ma anche il modo in cui gli esseri umani vivono la montagna.

“In passato questi territori erano quasi inaccessibili a causa delle condizioni ambientali avverse. Ma nel tempo la distanza tra la città e la montagna è drasticamente diminuita. Oggi assistiamo a una democratizzazione della montagna, e al tempo stesso alla sua mercificazione e banalizzazione”, dicono.

Nelle loro immagini Micheli e Panzeri si sono concentrati sui servizi e le strutture costruiti per ospitare i turisti e altre attività folcloristiche e sportive, e sul modo in cui tutto questo si fonde con il paesaggio e le tradizioni dei vari territori. “Il desiderio di abbassare i ghiacciai all’altezza delle persone, a cui si aggiunge la crescente crisi climatica, ha delineato il nuovo volto di queste Alpi antropizzate”. ◆

Mattia Micheli è un fotografo nato a Perugia nel 1989 specializzato in fotografia documentaria. Nicolò Panzeri è un fotografo nato nel 1991 a Milano che si occupa in particolare di questioni ambientali.

La bataille de reines, un combattimento tra vacche gravide a Étroubles, Italia, 2018. La manifestazione si svolge ogni anno in alcune regioni alpine della Svizzera, della Francia e dell’Italia.
La stazione sciistica di Avoriaz, in Francia, 2019. È stata costruita negli anni sessanta, su un progetto dello sciatore francese Jean Vuarnet. Le auto non possono accedere al centro abitato e gli unici mezzi di trasporto sono sci e slitte.
Uno stambecco sulla parete della diga del Cingino, Antrona Schieranco, Italia, 2020. In quest’area gli animali hanno sviluppato un comportamento unico, arrampicandosi per leccare i sali minerali contenuti nelle rocce usate per costruire l’imponente struttura di contenimento del bacino idroelettrico.
Aquariaz, un parco acquatico tropicale all’interno del nucleo abitativo di Avoriaz, Francia, 2018.
Aiguille du Midi, la guglia più alta delle Aiguilles de Chamonix, Francia, 2018. Situata a 3.842 metri, è raggiungibile da Chamonix tramite una funivia.
Durante il Cosmo jazz festival sulle Alpi francesi sopra Chamonix, Francia, 2018.
Auto colpite dalla frana che ha distrutto il comune di Casargo, Italia, 2019.
Il trampolino del Bergisel per il salto con gli sci, Innsbruck, Austria, 2020. Progettato dall’architetta Zaha Hadid, è stato usato in varie edizioni dei Giochi olimpici invernali.

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Questo articolo è uscito sul numero 1410 di Internazionale, a pagina 70. Compra questo numero | Abbonati