Il 15 maggio sono state depositate le ultime candidature per le presidenziali iraniane del 18 giugno, che decideranno il successore del presidente Hassan Rohani. Nel campo ultraconservatore il favorito è Ebrahim Raisi, capo dell’autorità giudiziaria, che si era già presentato alle presidenziali del 2017. Tra i moderati l’uomo di punta è Ali Larijani, ex presidente del parlamento. Entrambi hanno stretti legami con la guida suprema Ali Khamenei. Il quotidiano ultraconservatore Javan accusa Larijani di essere uno dei responsabili della pessima situazione in cui versa l’Iran.

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Questo articolo è uscito sul numero 1410 di Internazionale, a pagina 25. Compra questo numero | Abbonati