Bogotá, 15 maggio 2021 (Vanessa Jimenez, Afp/Getty)

Le manifestazioni cominciate il 28 aprile contro un progetto di riforma fiscale, ritirato il 2 maggio dal governo del presidente Iván Duque (centrodestra), vanno avanti in tutto il paese. “Secondo l’ong Temblores, finora 43 persone sono morte a causa della violenza della polizia, più di mille sono state arrestate arbitrariamente e diciotto hanno subìto violenza sessuale”, scrive El Espectador. In particolare ha scosso il paese il caso di una ragazza di 17 anni, violentata da quattro agenti a Popayán, nel sudovest, che si è suicidata il giorno dopo aver denunciato gli abusi. Il 13 maggio, in mezzo alle critiche della comunità internazionale per la repressione violenta delle proteste, si è dimessa la ministra degli esteri Claudia Blum.

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Questo articolo è uscito sul numero 1410 di Internazionale, a pagina 29. Compra questo numero | Abbonati